Importante il contributo dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Università di Padova nella scoperta di HD 219134b, il pianeta roccioso più vicino a noi a circa 21 anni-luce di distanza, il primo scoperto con il metodo delle velocità radiali grazie al potente cacciatore di pianeti extrasolari, HARPS-N montato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo. Grazie a questo potente spettrometro è stato possibile fare una misura della massa del pianeta, pari a 4,5 volte quella della Terra, e del suo periodo orbitale, pari a soli tre giorni terrestri, il che comporta una grande vicinanza alla sua stella madre e temperature superficiali incandescenti, tali da non permettere la vita come la conosciamo noi.
Il pianeta è stato confermato successivamente col metodo del transito grazie allo Spitzer Space Telescope della NASA, permettendo in questo modo una determinazione del raggio, circa 1,6 volte quello della Terra. Combinando dimensioni e massa la densità che si ricava del pianeta è di circa 6 grammi per centimetro cubo, che lo rende il pianeta roccioso più vicino a noi.
Questa super-Terra non può essere osservata in modo diretto data la sua grande vicinanza alla stella anche se la stella può essere vista a occhio nudo in una notte serena nella costellazione di Cassiopea, vicino alla stella polare.
Sicuramente, data la sua posizione così vicina alla Terra, HD 219134b sarà anche uno dei pianeti più studiati nei prossimi anni. Il pianeta è un target ideale per il JWST-James Webb Space Telescope della NASA e per i futuri telescopi da Terra.
Fonte Media INAF – Roccioso e a soli 23 anni luce
NASA-Spitzer Space Telescope – NASA’s Spitzer Confirms Closest Rocky Exoplanet