Oltre 3700 i pianeti finora scoperti in orbita attorno a stelle simili al nostro Sole nella nostra Galassia. Tali sistemi planetari presentano una grande varietà e caratteristiche fisiche peculiari, spesso ben al di là della nostra immaginazione.
Risalire alle varie fasi evolutive e capire i meccanismi fisici della migrazione dei giganti gassosi (definiti Hot Jupiter) non è un compito facile. Nell’ambito del programma osservativo GAPS-Globarl Architecture of Planetary Systems, grazie allo spettrografo HARPS-N montato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo un gruppo di ricercatori coordinato da Elvira Covino e da Massimiliano Esposito dell’INAF di Napoli-Capodimonte, è stato possibile stimare l’obliquità orbitale di un grande campione di pianeti extrasolari in transito. Tali osservazioni hanno permesso di misurare in particolare l’effetto Rossiter-McLaughlin, effetto che si manifesta quando un pianeta transita davanti alla stella, e da questo risalire al grado di allineamento dell’orbita del pianeta transitante con l’asse di rotazione della sua stella.
L’obliquità orbitale dei pianeti, rappresenta l’angolo formato tra l’asse dell’orbita di un pianeta e quello di rotazione della sua stella. Tale parametro osservabile risulta estremamente importante per comprendere la migrazione dei pianeti Hot Jupiter e discriminare tra i vari modelli proposti.
Per maggiori informazioni: Media INAF- Obliquità orbitali misurate al TNG