Sviluppata da un consorzio di oltre 50 istituti di 12 paesi europei, tra cui anche l’INAF, ARIEL (Atmospheric Remote-Sensing Infrared Exoplanet Large-survey) è una delle tre missioni selezionate in giugno dall’Agenzia Spaziale Europea nell’ambito del programma scientifico Cosmic Vision e, se passerà l’ultima fase per la selezione, verrà mandata in orbita tra circa dieci anni.
L’obiettivo è quello di trovare una regola che leghi la presenza, la dimensione o i parametri orbitali di un pianeta alle proprietà della sua stella ospite. E’ necessario, infatti, avere un campione significativo di pianeti extrasolari per capire come sia legata la chimica di un pianeta all’ambiente in cui esso si è formato oppure come la sua nascita ed evoluzione vengano influenzati dalla stella ospite.
Ariel, in tre anni e mezzo di durata della missione, osserverà oltre 500 pianeti extrasolari già scoperti con altri strumenti, focalizzando l’attenzione su una grande varietà di ambienti planetari: dai giganti gassosi del tipo Giovi caldi alle Super-Terre in orbita molto stretta attorno alla stella, oppure attorno a stelle più luminose del nostro Sole.
Ulteriori informazioni: Media INAF – C’è “aria” di nuovi mondi