Durante l’ultimo transito di Venere sul disco solare nel 2012 si è scoperto che le dimensioni del pianeta dipendono dalla lunghezza d’onda nella quale si osserva.
In particolare, si è ricavato che mentre nella banda ottica, per la presenza dello strato di nubi il raggio del pianeta è 80 chilometri più grande, nelle bande più energetiche come quella X, il valore del raggio arriva anche fino a 150 chilometri, oltre la superficie solida. Questa variazione rivela la presenza di un gas nella ionosfera di Venere a grandi altezze.
Lo studio è stato portato avanti da un gruppo di ricercatori astronomi dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo, dell’Università di Palermo, dall’INAF-IAPS di Roma e da altri istituti stranieri. Da questa ricerca emerge che, mentre nella banda ottica, a causa della presenza dello strato di nubi il raggio del pianeta è 80 chilometri più grande, nelle bande più energetiche come quella X, il valore del raggio arriva anche fino a 150 chilometri, oltre la superficie solida. Questa variazione rivela la presenza di un gas nella ionosfera di Venere a grandi altezze.
Lo studio del transito di una pianeta davanti alla stella risulta fondamentale nello studio delle atmosfere planetarie di pianeti transienti in orbita attorno a stelle simili al Sole. Osservazioni di atmosfere di pianeti extrasolari simili a Venere non sono ancora possibili con la tecnologia attuale, ma lo saranno per gli strumenti in via di costruzione o progettazione.
Se verrà scoperto un pianeta simile al nostro attorno ad una stella come il Sole relativamente vicino a noi, allora si potrà studiare l’atmosfera ma anche le eventuali condizioni di abitabilità.
Ulteriori informazioni: Media INAF – Quanto è grande il raggio di Venere?