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Sezione dedicata alla raccolta di video e servizi sui pianeti extrasolari con interviste ai ricercatori, descrizioni di missioni e telescopi da terra e dallo spazio alla ricerca di nuovi mondi, attività laboratoriali con i bimbi, iniziative a livello nazionale sviluppate da INAF per aumentare l’interesse nello studio dei sistemi planetari.

Osserva un pianeta. Il metodo dell’immagine diretta o  Direct Imaging

Un sofisticato coronografo, SPHERE-Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet Research, montato al VLT-Very Large Telescope in Cile è un potente strumento in grado di isolare la debole luce del pianeta da quella molto più intensa della luce della stella madre.
Interessanti risultati sono stati ottenuti fino ad oggi con SPHERE per guardare sempre più lontano.

SPHERE è uno strumento altamente complesso che combina tre tecniche all’avanguardia e molto sofisticate. La prima di queste tecniche è l’ottica adattiva. Si tratta di una procedura complessa volta a correggere gli effetti dovuti all’atmosfera terrestre e allo strumento in modo da produrre immagini nitide dell’esopianeta e a miglior contrasto. Il secondo processo utilizzato è la coronografia, impiegata per sopprimere la luce della stella in modo da far emergere ciò che si trova nelle sue immediate vicinanze. Infine, un’ultima e innovativa tecnica è nota come imaging differenziale, la quale sfrutta le differenze tra “la luce” del pianeta e quella della stella in termini di polarizzazione e colore. Queste sottili differenze possono essere impiegate per rilevare esopianei ancora invisibili.

AltriMondi, alla ricerca di una nuova Terra
Puntata 1

Arriverà un giorno nel quale l’uomo dovrà abbandonare la Terra. Un giorno nel quale dovremo viaggiare oltre il nostro Sistema Solare. Ma per andare dove? Esistono altri luoghi in grado di ospitarci? Esistono altri pianeti abitabili o forse….già abitati? Per la prima volta nella storia abbiamo la tecnologia, i telescopi e i computer per dare una risposta a queste domande.
Isabella Pagano dell’INAf-Osservatorio Astrofisico di Catania parla di Kepler 452b, un pianeta che forse potrà darci alcune risposte.

Se vuoi vedere tutte e dodici le puntate clicca qui

20 anni di pianeti extrasolari

Da sempre il genere umano, osservando il cielo notturno, si è chiesto se vi fossero pianeti attorno a stelle diverse dal Sole, in particolare se vi fossero pianeti con forme di vita. Anche glli astronomi si sono posti la stessa domanda, oltre a capire se il nostro Sistema Solare fosse tipico nella nostra Galassia o meno.
Insieme a molte altre domande, gli astronomi dovevano cercare di rispondere a tecniche osservative non ancora sufficientemente avanzate per l’osservazione di pianeti extrasolari, finché una notte del 1995 tutto cambiò.

Realizzato da ESO-European Southern Observatory, con sottotitoli in italiano (crediti Caterina Boccato); dicembre 2015.

 

Esopianeti: CHEOPS prende le misure

A Venezia il secondo meeting scientifico dedicato alla missione CHEOPS dell’ESA, una piccola missione di classe S, destinata allo studio delle dimensioni di pianeti extrasolari di cui si conosce la massa. Un obiettivo stringente ma di fondamentale importanza, perché se sono note massa e dimensioni è possibile determinare come sono fatti, se sono simili alla Terra e quindi adatti a ospitare forme di vita. Alla missione CHEOPS l’ESA ha affiancato una missione di classe media M, denominata PLATO, che prenderà il via nel 2024. PLATO avrà il compito di trovare sistemi simili al nostro Sistema Solare, cosa che al momento non è stato possibile fare.

Isabella Pagano, INAF-Osservatorio Astronomico di Cartania, intervista di Media INAF, giugno 2014

 

Gli esopianeti: un viaggio nello spazio extrasolare

Nel 1992 è avvenuta la prima conferma della scoperta di un pianeta extrasolare, un pianeta in orbita attorno a una stella diversa dal Sole. I primi pianeti sono stati individuati poco a poco con l’avanzare della tecnologia e della strumentazione sempre più sofisticata. Sono 2000 i pianeti oggi confermati e oltre 5000 sono quelli che rimangono ancora da confermare. Come vengono scoperti? Ci sono possibilità di individuare un pianeta simile alla nostra Terra?

Giuseppina Micela, Direttirce dell’Osservatorio Astronomico di Palermo dell’INAF, Nautilus, luglio 2014

 

AstroSamantha VS TNG, una foto dallo spazio

Un gruppo di astronomi del TNG scatta delle foto notturne alla scia della Stazione Spaziale Internazionale e Samantha Cristoforetti risponde con alcuni scatti dell’isola di La Palma, Canarie, sede del maggior telescopio italiano.

Video realizzato da Vincenzo Guido, FGG-TNG, aprile 2015

 

Luci ed ombre dei mondi alieni

La scoperta di nuovi mondi attorno a stelle diverse dal nostro Sole, non attraverso solo la loro luce ma anche attraverso la loro ombra. I pianeti del nostro Sistema Solare sono relativamente facili da esplorare: abbiamo mandato sonde spaziali su ognuno di questi e, recentemente, anche attorno ad una cometa. Ma come sono i mondi attorno a stelle simili alla nostra stella?

Roberto Ragazzoni, INAF-Osservatorio Astronomico di Padova al TEDx Padova, giugno 2015.

 

Manda il tuo disegno nello spazio con CHEOPS

L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha promosso la campagna “Manda il tuo disegno nello spazio con CHEOPS”, per invitare i giovanissimi a prendere parte alla nuova missione ESA/ASI (con un forte contributo dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica) denominata CHEOPS e che prevede lo studio di nuovi pianeti extrasolari attorno a stelle simili al Sole. Tutti i bambini che hanno un’età compresa tra gli otto e i quattordici anni possono partecipare al concorso. Gli elaborati più belli (circa 3000) saranno poi miniaturizzati e impressi su due placche di metallo e caricati su CHEOPS. Avete tempo fino al 31 ottobre per mandare le vostre proposte. I vincitori saranno annunciati nel 2016.

ESA/ASI, settembre 2015

 

Dalle Canarie al cosmo: il Telescopio Nazionale Galileo dell’INAF

Alla scoperta del maggiore telescopio italiano, il TNG-Telescopio Nazionale Galileo, all’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, nell’Isola di La Palma, Canarie. 

Emilio Molinari, FGG-TNG Telescopio Nazionale Galileo, La Palma, Canarie, intervista di Media INAF, settembre 2015

 

Notte Europea dei Ricercatori 2015

Le numerose iniziative sviluppate nelle varie sedi INAF in Italia in occasione della Notte Europea dei Ricercatori che hanno visto coinvolto il pubblico e i bimbi con numerosi laboratori-giochi e conferenze, osservazioni guidate e concerti con ispirazione il cielo. A Padova, attività coi bimbi dedicate allo studio dei pianeti extrasolari.

Servizio di Media INAF, settembre 2015

 

A Palermo si parla di Esplorazione Spaziale

L’Osservatorio Astronomico di Palermo ha iniziato la sua storia e la sua avventura scientifica con la scoperta del primo asteroide, Cerere da parte di Piazzi nel 1801. Dall’avvistamento di Cerere, oggetto del nostro Sistema Solare, ora si va oltre, alla scoperta di altri sistemi planetari. L’obiettivo fondamentale è la ricerca e l’individuazione di un gemello della Terra.

Intervista a Giuseppina Micela, Direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Palermo dell’INAF, servizio di Media INAF, novembre 2015

 

Una notte al TNG per i vincitori delle Olimpiadi Italiane di Astronomia

Un viaggio al TNG-Telescopio Nazionale Galileo e all’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, uno dei siti astronomici più grandi al mondo. I vincitori delle Olimpiadi Italiane di Astronomia 2014 della categoria senior, Pasquale Miglionico e Giacomo Santoni, hanno avuto l’opportunità di svolgere lo stage al TNG nel giugno 2014 e il video è stato realizzato in quell’occasione.

La Palma, Isole Canarie, rimane uno dei posti migliori al mondo dove fare osservazioni astronomiche. Per raggiungere il TNG e gli altri telescopi che formano l’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, si va lungo una strada tortuosa con 500 tornanti: è possibile osservare la formazione nuvolosa a una quota di circa 1000 metri e, una volta raggiunti in cima, a 2400 metri di quota, al di sopra dello strato di nubi col sole al tramonto, le cupole dei telescopi iniziano ad aprirsi per la loro notte osservativa.

Sono tante le emozioni che gli astronomi possono raccogliere in una notte di osservazione: emozioni che anche i ragazzi vincitori delle Olimpiadi hanno provato nella loro notte al TNG.

 

Le emozioni del TNG

Una visita agli uffici della Fundaciòn Galileo Galilei dell’INAF nell’Isola di La Palma, Canarie e poi a 2400 metri di quota, al TNG-Telescopio Nazionale Galileo. Un video dedicato alle meraviglie che offre l’Osservatorio del Roque de Los Muchachos, uno dei tre osservatori astronomici più grandi al mondo e uno dei siti migliori dove fare osservazioni. Il video racconta lo stage dei vincitori della categoria senior delle Olimpiadi Italiane di Astronomia 2014,Pasquale Miglionico e Giacomo Santoni.

 

Oltre il Sogno

Oltre il Sogno, per andare “lì … dove nessun uomo è mai giunto prima!”
In questo videoclip compirai un viaggio futuribile, lontano nello spazio e nel tempo, alla ricerca di un pianeta ospitale che possa diventare una nuova casa per l’umanità.
Nella nostra Galassia ci sono miliardi di sistemi planetari e, solo nelle “vicinanze” del Sole, ne abbiamo già scoperto più di un migliaio. Tra questi c’è un pianeta, HD189733b, osservato dal Telescopio Spaziale Hubble nella cui atmosfera abbiamo rilevato vapore acqueo. Se potessimo vederlo, ci apparirebbe blu, proprio come la Terra. È la prima meta del viaggio raccontato in questo videoclip. Si trova a sessantatré anni luce da noi e, se non riusciremo a scoprire nuove tecnologie completamente diverse dalle attuali, dovremo usare navi generazionali per coprire le immense distanze interstellari.
Partiremo con un’arca spaziale autosufficiente e destinata a ospitare generazioni di esseri umani, in vista di un viaggio che durerà più di un milione e mezzo di anni.

E, alla fine del viaggio, cosa troveremo su HD189733b, su Kepler78b, su Gliese 667 Cc e su tutti gli esopianeti che esploreremo? I primi sono inferni di fuoco dove la vita, così come la conosciamo, non può esistere! Altri sono mondi morti e ghiacciati dove forse c’è stata una civiltà oramai estinta magari anch’essa partita alla ricerca di un’altra casa. Molti altri ci riservano sorprese incredibili, cieli solcati da molte lune, distese di nuove terre da sorvolare.

Siamo certi che, nella Galassia, esistano altri pianeti come la nostra Terra, ricoperti da oceani e terre, rigogliosi di vita. Continuiamo a sognare e a cercare.

Nel frattempo però, prendiamoci cura di questa nostra unica meravigliosa casa blu sospesa nell’immensità dello Spazio!

Prodotto da Pleiadi, società per la comunicazione scientifica –http://www.gruppopleiadi.it – in occasione della mostra “Oltre il Sogno, dal Volo allo Spazio” – http://www.distrettoscienza.it ;
Con la consulenza scientifica di Caterina Boccato – INAF-Osservatorio Astronomico di Padova;
Montaggio a cura di Raffaele Petrigliano – Frame Life Video Production http://www.framelife.it .

 

Quarto GOAL per GAPS

Scoperti i primi due pianeti rocciosi e massicci intorno ad una stella di tipo M, meno calda e luminosa del Sole. Si tratta del quarto sistema planetario scoperto dal team del programma osservativo GAPS – Global Architecture of Planetary Systemsdell’INAF grazie ad HARPS-N il cacciatore di pianeti extrasolari montato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo.  Laura Affer dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo e prima autrice del paper racconta la scoperta al TNG.

 

Benvenuti al TNG-Telescopio Nazionale Galileo

Il maggiore telescopio italiano, il Telescopio Nazionale Galileo viene raccontato dal Direttore Emilio Molinari.

 

Quale futuro per il Telescopio Nazionale Galileo

Quale futuro per il Telescopio Nazionale Galileo? “Sono al TNG da otto anni” racconta Emilio Molinari, Direttore del Telescopio Nazionale Galileo “e ho visto una fase speciale, quella in cui siamo entrati nella seconda generazione degli strumenti, con strumenti di spettroscopia ad alta risoluzione, HARPS-N e adesso GIANO.
Il maggior successo è il grande spirito di gruppo che si è creato anche attorno a quest’ultime iniziative, arrivando a risultati notevoli”.
Congresso dedicato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo, Padova, 1-3 marzo 2017.

 

Prima luce per Espresso

Si chiama Espresso, è lo strumento con il quale i quattro telescopi del VLT dell’ESO a Paranal, in Cile, si preparano a fare incetta di pianeti rocciosi, e ora è finalmente entrato in funzione.
Espresso è uno spettrografo di ultimissima generazione, ed è progettato e costruito, come si può intuire dallo stesso acronimo, da un consorzio in gran parte italiano, del quale fanno parte ricercatori e tecnologi dell’Inaf di Trieste e dell’Inaf di Brera.

 

Come un enorme telescopio da 16 metri: così è il VLT con Espresso

Dopo la “prima luce” di Espresso, lo spettrografo di ultimissima generazione progettato e costruito da un consorzio in gran parte italiano, del quale fanno parte ricercatori e tecnologi dell’INAF di Trieste e dell’INAF di Brera, ecco che dopo nemmeno due mesi, la notte tra il 3 e il 4 febbraio, la luce raccolta dai quattro telescopi da 8.2 metri ciascuno del VLT dell’ESO è stata combinata con successo nello strumento, creato appositamente per questo scopo, rendendo di fatto il Very Large Telescope il più grande telescopio ottico al mondo. La superficie di raccolta della luce è quella di un singolo strumento con lo specchio principale da 16 metri di diametro. Quanto di meglio abbiamo gli astronomi oggi a disposizione non solo per cercare esopianeti simili alla Terra ma anche per indagare misteri ancora irrisolti sulle costanti fisiche fondamentali.

 

Si celebrano i vent’anni del Telescopio Nazionale Galileo

L’intervista agli astronomi del TNG-Telescopio Nazionale Galileo da una televisione spagnola in occasione del ventennale del TNG, il telescopio italiano di 3,58 metri nell’Isola di La Palma, Canarie, all’Osservatorio del Roque de los Muchachos a 2400 metri di quota.

 

La Settimana Nazionale dell’Astronomia al Telescopio Nazionale Galileo

All’interno del progetto didattico dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica viene realizzato questo video dedicato al TNG-Telescopio Nazionale Galileo. Per conoscere di più, leggi Edu INAF presenta: il Telescopio Nazionale Galileo.

 

Da zero a infinito: la formula di Drake

C’è vita là fuori? Esistono altre forme di vita al di fuori del nostro pianeta Terra? Potremo mai comunicare con loro?

Secondo l’astrofisico americano Frank Drake il numero di civiltà aliene (nella sola Via Lattea) in grado di comunicare con noi può essere calcolato come il prodotto di 7 fattori.
Secondo questa equazione la stima porta a migliaia di civiltà in grado di farlo.
La voce è di Isabella Pagano, INAF-Catania

 

Come un faro sul disco: SPHERE studia le ombre di V4046 Sgr

Grazie allo strumento SPHERE installato sul Very Large Telescope dell’Eso, in Cile, un gruppo internazionale di ricercatori guidati da Valentina D’Orazi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Padova ha “fotografato” delle ombre rotanti proiettate sul disco di gas e polveri che circonda la stella denominata V4046 Sgr, identificando per la prima volta la causa di questo fenomeno. V4046 Sgr è infatti composta da due astri e la loro posizione e il loro moto producono delle zone di minore illuminazione sul disco circostante che seguono gli spostamenti della coppia di stelle.

 

Prossimo autunno caldo per CHEOPS, il “misura pianeti”

Il regno del piccolo sovrano Cheops ha ora una possibile data d’inizio compresa tra metà ottobre e metà novembre 2019. Questa infatti è la finestra temporale individuata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per il lancio con un razzo Soyuz dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, della prima delle missioni di classe small del nuovo programma “Cosmic Vision”: Cheops, appunto, come il monarca che fece costruire una delle meraviglie del mondo antico, ora conosciuta come di piramide di Cheope.

 

Effetto eclissi: le riprese dell’All-Sky Camera del Telescopio Nazionale Galileo

In questo filmato, commentato dal direttore del Telescopio Nazionale Galileo-TNG Ennio Poretti, si può osservare l’affievolirsi della luce lunare in corrispondenza dell’eclisse del 21 gennaio 2019, ripresa dall’All-Kky Camera del TNG – un tool che l’osservatore ha disposizione per valutare la qualità del cielo.

In basso a sinistra si vede il TNG ruotare per spostarsi da un target all’altro. Le croci verdi sono le stelle che si dovrebbero vedere – e che in effetti la camera vede. Quelle rosse sono quelle che non vede, in genere a causa delle nuvole o – come in questo caso – per la luce lunare. Si può apprezzare infatti come cambiano in funzione della fase dell’eclisse.

 

Pianeti extrasolari in formazione: intervista a Raffaele Gratton dell’INAF-Padova

Tra i vari quesiti nello studio dei pianeti extrasolari, la formazione planetaria è sicuramente un tema estremamente interessante. I pianeti extrasolari si formano durante la fase di formazione della stella, all’interno del disco circumstellare, un disco di materia che accresce sulla stella. Il disco viene pian piano disperso ma prima della dispersione, all’interno del disco circumstellare si ipotizza la formazione di nuovi pianeti.

Raffaele Gratton dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova racconta in dettaglio la formazione dei pianeti extrasolari facendo riferimento ad alcuni esempi di dischi circumstellari che hanno fatto la storia della ricerca esoplanetaria.

 

Cheops supera gli ultimi test pre lancio

ha superato con successo le ultime fasi di test prima del suo lancio, previsto fra circa sette mesi. La finestra di lancio va dal 15 ottobre al 14 novembre 2019.

Per CHEOPS, che sta per CHaracterising ExOPlanet Satellite, ci sono voluti cinque anni di duro lavoro per arrivare a questo traguardo. Cinque anni durante i quali sono stati condotti moltissimi test per verificare la risposta del satellite all’ambiente esterno: test di vibrazione, test di acustica, test di bilancio termico e di termo-vuoto, test di compatibilità elettromagnetica e test di compatibilità a radiofrequenza. Dopo il completamento della campagna dei test ambientali, sono stati eseguiti diversi test funzionali per dimostrare che tutti i singoli sottosistemi (ad esempio gli array solari, il modulo di propulsione e gli strumenti scientifici) funzionano correttamente e continuano a farlo anche una volta integrati a livello di sistema.

Il telescopio, disegnato per raccogliere la luce di stelle relativamente vicine e spargerla su un migliaio di pixel del rivelatore, consentirà di misurare pianeti – e forse anche nuove lune – al di fuori del nostro Sistema solare. Il disegno, l’allineamento e la messa a punto del telescopio, opera di tanti nell’INAF e nell’industria italiana, vedranno così premiato uno sforzo che di small ha solo la dimensione dello specchio: 32 centimetri di diametro.

 

Video per i più piccoli

Una sezione di video dedicata ai bimbi dai 5 ai 13 anni, per imparare a conoscere qualcosa di più sui pianeti del nostro Sistema Solare e i nuovi sistemi planetari.

Le dimensioni dei pianeti del nostro Sistema Solare

Avete mai pensato ai pianeti come a tante palline che rotolano? Ecco qui un video che mostra le reali dimensioni dei pianeti del Sistema Solare, come fossero tante palline colorate.

Se il Sole diventasse una pallina di 11 centimetri di diametro, i pianeti diventerebbero estremamente piccoli: Mercurio potrebbe essere grande quanto un granellino di sale; Venere un chicco di sale grosso; la Terra un pochino più grande di Venere; Marte, metà della Terra, diventerebbe metà del chicco di sale grosso. Passando ai pianeti giganti, Giove diventerebbe una pallina di 11 millimetri; Saturno sarebbe poco più piccolo di Giove; Urano e Nettuno avrebbero le dimensioni di 3 millimetri.

Video per i bimbi dai 5 anni in su.

 

L’Era Glaciale e la formazione del nostro Sistema Solare

Lo scoiattolo Scrat, protagonista secondario del film d’animazione Era Glaciale, sta cercando un posto dove seppellire la sua ghianda e, conficcandola nel terreno, apre una crepa in una parete di ghiaccio. La crepa rivela la struttura di un’astronave, quella dove Scrat si trova. Nel tentativo di recuperare la sua ghianda, le  sue manovre maldestre fanno collidere le palline da bigliardo, i futuri pianeti del Sistema Solare.

Con Scrat e la sua ghianda incastrata nei comandi dell’astronave, gli autori di Cosmic Scrat-tastrophe danno una spiegazione divertente e ricca di fantasia nel come si sia formato il nostro Sistema Solare. Le teorie di formazione del nostro Sistema Solare portano a ritenere che i pianeti si siano formati come conseguenza di scontri tra planetesimi, oggetti rocciosi relativamente piccoli, che si sono assemblati per formare i pianeti che conosciamo oggi.

 

Paxi e il Sistema Solare

Unitevi a Paxi in un viaggio attraverso il nostro Sistema Solare, dai pianeti rocciosi più interni e vicini al Sole, passando per i pianeti giganti fino ad arrivare ai confini ghiacciati da dove le comete hanno origine. In questo video, indirizzato a bambini tra i 6 e i 12 anni, Paxi ci porta in un viaggio esplorativo del nostro Sistema Solare, visitando tutti gli otto pianeti e altri corpi minori come asteroidi, comete e il pianeta nano Plutone.

Questo video è il secondo di una serie di animazioni in cui Paxi, la mascotte dell’Education Office dell’ESA, descrive diverse caratteristiche del Sistema Solare, dell’Universo, i segreti del pianeta Terra e molto altro. Credit: ESA; produced by Science Office, illustrations by Kaleidoscope Design, NL

 

Paxi: C’è vita su Marte?

Partite con Paxi nel suo viaggio sul pianeta rosso, per scoprire se esistono i marziani e per saperne di più sulle missioni ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea.

 

La canzone dei pianeti

Canzone per bambini dedicata ai pianeti del Sistema Solare

 

Martina Tremenda, il debutto in teatro al Festival della Scienza di Genova

Lo spettacolo “Martina Tremenda nello spazio. E tu, hai mai visto l’Universo?” è prodotto dall’Istituto nazionale di astrofisica in collaborazione con Realtà Debora Mancini e Zelda – compagnia teatrale professionale.

 

Martina Tremenda e i suoni nello spazio

Il personaggio di Martina Tremenda, un’avventurosa dodicenne, ci accompagna alla scoperta di come si sentirebbero i suoni e le voci su pianeti diversi dalla Terra.

 

Parte educativa – tratta da TEDed

Una sezione di video “educational” sui pianeti extrasolari, pianeti potenzialmente abitabili e concetto di forma di vita, tratta da TEDed.

La ricerca di altri pianeti simili alla Terra – Olivier Guyon

Miliardi di stelle. Milioni di galassie. Mille anni solo per contare tutte le stelle della nostra galassia e poi altri mille per contare le galassie dell’universo. In occasione di TEDYouth 2012, Olivier Guyon indaga la possibilità di trovare altri pianeti all’interno di questa quantità astronomica, alcuni potenzialmente ricchi di vita. Guarda l’intera lezione qui. In inglese.

 

L’illusione della Luna – Andrew Vanden Heuvel

Avete notato quanto la luna piena sembri più grande all’orizzonte rispetto a quando è in alto nel cielo? In realtà le due immagini sono della stessa dimensione, perché dunque le percepite in maniera diversa? Gli scienziati non sono certi, ma ci sono un sacco di teorie itnriganti. Andrew Vanden Heuvel svela i dettagli della messa a fuoco, di distanza e proporzioni che contribuiscono a questa illusione ottica ingannevole.
Lezione di Andrew Vanden Heuvel, animazione di Kozmonot Animation Studio.
Guarda l’intera lezione qui. In inglese.

 

Perché gli estremofili sono di buon auspicio per la vita extraterrestre – Louisa Preston

La vita sulla Terra richiede tre cose: acqua allo stato liquido, una fonte di energia ad una distanza abitabile dal Sole e materiale organico a base di carbonio. Ma la vita è sorprendentemente resistente, ed alcuni organismi, detti estremofili, possono essere trovati in condizioni di vita ostili (si pensi a temperature estreme e scarsa disponibilità di ossigeno). Louisa Preston spiega perché gli estremofili danno agli astrobiologi la speranza che esista vita nell’Universo.
Lezione di Louisa Preston, animazione di Emanuel Friberg.
Guarda l’intera lezione qui.  In inglese.